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Rovereto, 28 aprile 2013
Dure reazioni all’intervista del primo cittadino:
«Sindaco green? EdificherÀ 10.000 metri cubi in centro»
«Rovereto, da Miorandi solo slogan»

Pozzer (Verdi) e Boscherini (Progetto civico): una pioggia di critiche
dal Corriere del Trentino di domenica 28 aprile 2013

«Tanto fumo e poco arrosto». Così si potrebbe sintetizzare, secondo Stefano Boscherini, capogruppo di Progetto civico Rovereto in consiglio comunale e Ruggero Pozzer, consigliere dei Verdi in seno alla Comunità di valle Vallagarina, il bilancio di metà mandato tracciato dal sindaco della città della Quercia Andrea Miorandi (Corriere del Trentino di ieri). Solo uno «slogan autoreferenziale» secondo Pozzer, uno dei «tanti proclami su quello che si farà» mentre «in città prevale di gran lunga la delusione» dal punto di vista di Boscherini.

Il sindaco di Rovereto rivendica, fra le altre azioni intraprese nei primi anni del suo mandato, di aver reso la città lagarina «capitale del green in Provincia», ma sia Pozzer che Boscherini non condividono l’operato del primo cittadino: «Si dichiara un sindaco green ma si prepara a edificare 10.000 metri cubi di cemento in corso Rosmini, l’ultimo luogo centrale ancora libero della città, ha staccato la concessione per edificare nell’area dell’ex vigneto Fedrigotti, in una zona già fortemente urbanizzata; nell’area ex Alpe un referendum, nonostante non avesse raggiunto il quorum, aveva chiaramente indicato la volontà popolare di vederla destinata a diventare un parco, ma invece si farà un asilo che si poteva costruire nello spazio ex Cral» dichiara Pcgzer.

«I successi sono il Pric, il car sarin e gli orti sociali? Il comparto economico della città è inascoltato, la zona industriale si sta spopolando, il commercio è a terra, la viabilità al collasso, la sicurezza dei cittadini viene messa ogni giorno in discussione dai fatti di cronaca» gli fa eco il consigliere comunale, che non risparmia il giudizio sugli altri progetti menzionati dal sindaco come Manifattura Domani («La variante urbanistica l’ha portata a termine l’amministrazione precedente e il resto lo stanno facendo Trentino sviluppo e l’università») o il comparto del Follone («Ancora non è dato sapere quali funzioni questa amministrazione ha intenzione di collocarvi, dopo aver cancellato la progettualità in essere»). Boscherini ci tiene a sottolineare che le sue non sono «critiche strumentali» e si augura che possano rivelarsi «costruttive»: «Rovereto oggi avrebbe bisogno di un piano serio di rilancio economico concertato principalmente con le categorie, che devono essere ascoltate maggiormente».

Dal canto suo, Pozzer, augura «ogni bene ad Andrea Miorandi, ma non come sindaco di Rovereto)». «È la città che amo fin dalla nascita e vedo che non è protagonista di nessun cambiamento, per questo attribuisco ai problemi una lettura oggettiva — sottoLinea —; la viabilità è ingessata, il problema dei rifiuti è devastante, con le tariffe che aumentano e sacchetti abbandonati ovunque, la zona sud è infestata dal cattivo odore ma non se ne parla, il Trentino ha rinunciato all’inceneritore, ma a Rovereto ci sono due linee che bruciano uno dei materiali più inquinanti, ovvero la gomma dei copertoni e non si entra nel merito».

 

 

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